Crisi Russia – Ucraina | Prime contromisure della Russia

Crisi Russia – Ucraina | Prime contromisure della Russia

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La Russia ha adottato le prime contromisure

alle sanzioni emesse nei suoi confronti dall’UE, dagli USA e da altri Paesi occidentali, in reazione al conflitto ucraino.

Il 28 febbraio 2022, è stato pubblicato il Decreto Presidenziale n. 79 avente ad oggetto “L’applicazione di Misure Economiche Speciali in relazione alle Azioni Non-Amichevoli degli Stati Uniti d’America e di Paesi Stranieri e Organizzazioni Internazionali che vi hanno aderito”.

Pur costituendo una contro-offensiva economica e politica nei confronti dei Paesi occidentali che hanno emesso tali sanzioni contro la Russia, queste prime “misure economiche e coercitive speciali” hanno come obiettivo principale quello di limitare l’impatto delle sanzioni occidentali sull’economia e il sistema finanziario della Federazione Russa.

Difatti, il Decreto Presidenziale in commento interviene sia a tutela della moneta locale, imponendo alcuni obblighi e divieti per i soggetti residenti nella Federazione Russa con riferimento a transazioni in valuta estera, sia a tutela delle società quotate russe, che potranno riacquistare i propri titoli al verificarsi di determinate condizioni.

In particolare, il Decreto prevede quanto segue:

    • entro 3 giorni lavorativi dalla pubblicazione del Decreto (i.e. entro il 3 marzo 2022) i soggetti residenti in Russia che abbiano ricevuto valuta estera come pagamento di merce venduta o prestazioni effettuate in esecuzione di contratti cross-border sottoscritti con soggetti stranieri dovranno vendere o convertire in Rubli almeno 80% delle somme così ricevute a far data dal 1° gennaio 2022. Il medesimo obbligo si applicherà anche con riferimento alla valuta estera ricevuta come prezzo per la vendita di beni a soggetti stranieri a far data dal 28 febbraio 2022, che dovrà essere venduta o convertita in Rubli entro 3 giorni lavorativi dal rispettivo accredito sul proprio conto corrente. Tali obblighi si applicheranno a tutti i soggetti residenti in Russia che siano parte di contratti commerciali con soggetti stranieri, indipendentemente dal fatto che
    • si tratti di contratti registrati ai sensi del provvedimento n. 181-I emesso dalla Banca Centrale della Federazione Russa in data 16 agosto 2017. La procedura di vendita della valuta estera verrà definita dalla Banca Centrale russa;
    • a far data dal 1° marzo 2022 sarà vietato il trasferimento di valuta estera da parte di soggetti residenti in Russia verso soggetti stranieri, in esecuzione di contratti di prestito o finanziamento; con la conseguenza che tali finanziamenti potranno essere, rispettivamente emessi o ripagati dai soggetti residenti in Russia solo in Rubli;
    • a far data dal 1° marzo 2022 ai soggetti residenti in Russia sarà vietato anche trasferire valuta estera su propri conti correnti aperti all’estero e/o su c.d. wallet immateriali (o strumenti simili);
    • a far data dalla pubblicazione del Decreto e fino al 31 dicembre 2022, le società quotate russe, saranno autorizzate a riacquistare azioni proprie precedentemente emesse sul mercato, nel caso in cui si verifichino determinate condizioni (tra le quali, una svalutazione media su base trimestrale pari o superiore al 20% rispetto al medesimo trimestre del 2021, ecc.). Il Decreto disciplina in dettaglio la procedura di buy-back dei titoli ed i rispettivi adempimenti a carico delle società interessate.

Le autorità russe hanno anticipato l’emissione di ulteriori misure restrittive e contro-sanzioni nei prossimi giorni.

 

Viorica Efros
Junior Partner
Head of the East European Desk
E: viorica.efros@l2bpartners.com